L’INIZIO DELLO SVILUPPO E L’IMPORTANZA DI SESTO SAN GIOVANNI
Nel 1911 la Società rilevò la Ferriera di Milano fuori Porta Romana. Il suo direttore ne entrò a far parte: il sodalizio tra il cav. Ludovico Goisis e Falck durò per quasi trent’anni. Tra il 1913 e il 1914 iniziarono a funzionare, nello stabilimento di Porta Romana, l’impianto per la fabbricazione di tubi senza saldatura e un impianto per la fabbricazione della vergella. L’Afl si specializzò e divenne presto un valido concorrente del colosso tedesco di produzone di tubi Mannesmann.
Nel giro di un decennio furono costruiti, nelle immediate vicinanze dell’originario stabilimento “Unione” a Sesto San Giovanni, gli stabilimenti “Concordia”, destinato alla produzione di lamiere e tubi saldati, e “Vulcano“ per la produzione di ferroleghe.
La città di Sesto San Giovanni rappresentava un importante snodo viario nella zona più avanzata economicamente d’Italia e seguì presto il quarto stabilimento, denominato “Vittoria”, per la produzione di fili trafilati d’acciaio e suoi derivati. Fu poi assorbito uno stabilimento ad Arcore.
INIZIO DELL’AUTO PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
Nel periodo della grande guerra, una delle prime risorse a mancare fu l’energia elettrica. Il decreto Bonomi (1916) venne incontro a questa necessità, agevolando la produzione propria di energia da fonti idrauliche. Quindi, a partire dal 1917 e parallelamente allo sviluppo degli impianti siderurgico‑meccanici, la Società diede inizio ‑ con la centrale di Boffetto sull’Adda in Valtellina ‑ alla realizzazione di una catena d’impianti idroelettrici, al fine di alimentare gli stabilimenti di Sesto San Giovanni con energia elettrica propria.
Nel 1962, al termine del programma, il complesso degli impianti idroelettrici sociali risulterà costituito da 9 serbatoi stagionali, 15 centrali idroelettriche e 1 termoelettrica, servite da una rete di linee a media e alta tensione, comprendente circa 900 Km di terne di conduttori.
NASCONO LE A.F.L FALCK
Nel 1924 la Società acquistò la Società Cantieri Metallurgici Italiani, che produceva “latta” e comprendeva stabilimenti a Castellammare di Stabia e, dal 1930, a Napoli.
Dal 1926 s’istituirono, presso tutti gli stabilimenti sociali, laboratori di ricerca e di controllo, per un continuo miglioramento qualitativo della produzione.
Nacquero nuovi stabilimenti a Zogno (Bergamo) per la produzione di materiali refrattari, a Schilpario (Bergamo) per l’estrazione del minerale di ferro.
Nel 1931 Giorgio Enrico Falck, consigliato da Goisis e per sfuggire ai tentativi di ingerenza del governo, decise di dare un’accezione più familiare alla Società che cambiò la ragione sociale e divenne Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck.
Nel 1933 apri i battenti il quinto stabilimento in Sesto San Giovanni: “Vittoria S”, specializzato nella trafilatura della vergella.
Nel 1935 nascono le Acciaierie di Bolzano.
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