Riccardo Lampugnani

Milano, 1900 – 1996
Nel 1949 è nominato Direttore generale. Dirige la realizzazione di tutti i nuovi impianti creati nei vari stabilimenti sociali e nel complesso idroelettrico dell’Alta Valtellina.

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Dopo la laurea in Ingegneria industriale al Politecnico di Milano, viene assunto presso le Acciaierie e Ferriere Lombarde il 5 aprile 1923. Nel 1924 viene nominato Direttore dello stabilimento di Dongo e nel 1928 Direttore dello stabilimento di Vobarno. Nel maggio 1933 assume la direzione dello stabilimento Unione, completando così la sua vastissima e non comune conoscenza in ogni campo della siderurgia, non solo ai fini della produzione, ma anche della realizzazione di nuovi impianti. Nel 1941 viene nominato Ispettore generale di tutti gli stabilimenti sociali e nel giugno 1944 Direttore centrale.

Al termine del secondo conflitto mondiale, è tra i primi attivi fautori e realizzatori del piano di rinnovamento degli impianti sociali; nel 1949 è nominato Direttore generale, dirigendo la realizzazione di tutti i nuovi impianti creati nei vari stabilimenti sociali e nel complesso idroelettrico dell’Alta Valtellina. Dal 1951 al 1981 fa parte del Consiglio d’Amministrazione della Società. Dal 1966 al 1969 ricopre la carica di Consigliere Delegato.

È stato anche Consigliere e Vice-presidente della SAE – Società anonima di elettrificazione nonché, tra il 1956 e il 1976, Amministratore Delegato, Vice-presidente e Presidente dell’ATB – Acciaierie e Tubificio di Brescia.
Grande appassionato e collezionista di quadri, nel 1996, dona le sue raccolte d’arte al Museo Poldi Pezzoli di Milano.

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